Essendo una (quasi) mamma che sta cercando di diventare sempre più attenta alla questione della sostenibilità (e aspettando il mio primo figlio), la prima domanda è stata:
Quanto sto per inquinare con i pannolini che comprerò a mio figlio?
La risposta mi viene data da “Mamma che figlio“:
Dati:
- Solo in Europa, OGNI ANNO, vengono prodotti 25 miliardi di pannolini (che se li si mette in fila, si può arrivare alla Luna e tornare 600 volte);
- Per realizzare questi 25 miliardi di pannolini vengono usati 50.000 alberi;
- Dopo averli gettati, questi 25 miliardi si trasformano in 11.000 tonnellate di rifiuti plastici;
- Per essere totalmente smaltiti ci mettono dai 300 ai 500 anni (dopo un utilizzo pari a qualche ora);
- Ogni famiglia nei primi 3 anni di vita del bambino consuma circa 3.000 pannolini
- Parliamo di una media, in tre anni, di poco meno di 3 pannolini al giorno (a me sembrano anche pochi, ma mi limito a riferire);
Quindi:
Dopo aver riempito 2 fogli di calcoli (perché non sono un asso della matematica e devo farli stile elementari…):
1 albero
=
500.000 pannolini
500.000 pannolini soddisfano il fabbisogno di circa 500 famiglie (e quindi bambini) in un anno (più o meno quando ne aveva la mia scuola elementare)
1 albero
=
1 scuola per 1 anno
Se 25 miliardi di pannolini corrispondono a 11.000 tonnellate di rifiuti plastici, allora 500.000 pannolini corrispondono a circa 220 kg di rifiuti plastici (che una “scuola” produce ogni anno).
220 kg è circa il peso di una Yamaha R1 ’07 (anzi, in realtà di più…).
Quindi in pratica:
1 albero = 1 fornitura di una scuola di pannolini per un anno = 1 moto di rifiuti plastici
1 albero
=
1 moto Yamaha R1 ’07 di rifiuti plastici
NON CONTENTI:
Non contenti, se questi pannolini venissero prodotti oggi, verrebbero smaltiti (dopo essere stati indossati per qualche ora) nel 2522.
Per quella data, io sarò morta, mio figlio anche… i suoi figli anche… e forse anche l’intera umanità sotterrata dai pannolini sporchi.
QUINDI…
Quindi, capite che come mamma con un obiettivo green questo è uno dei miei più grandi problemi da affrontare. E non posso certo mettermi ad usare questi pannolini.
Delle alternative ve ne parlerò tra un po’ (perché la ricerca da fare è, ahimè, tanta… ma per fortuna ho ancora un mesetto e qualcosa di tempo), ma oggi vorrei affrontare qualcosa che mi da speranza:
Il progetto NUOVAVITA della Pampers
Pampers, anche se attualmente solo invia sperimentale nella città di Verona, ha iniziato un percorso per riciclare INTERAMENTE i pannolini.
In pratica vi sono diversi cassonetti posizionati in vari punti della città, dove è possibile andare a gettarli.
Da lì i pannolini vengono condotti in un centro di trattamento dedicato dove recuperano, dai pannolini sporchi:
- Carta
- Sedie di plastica
- Mollette da bucato
Per l’occasione hanno anche realizzato un libro fatto, appunto, con i pannolini riciclati, in cui raccontano ai bambini l’importanza del riciclaggio.
Dopotutto, questo sarà il loro mondo e sta a noi restituirlo intatto.
In ogni caso,
Perché un genitore dovrebbe farsi tutto questo viaggio?
A parte per una questione morale ed etica, Pampers ti da in cambio un coupon per avere degli sconti sui suoi pannolini, in base a quanto rifiuto decidi di riciclare.
L’app
Funziona tutto tramite app (che io ho scaricato anche se non abito a Verona) e quando vai a buttare i pannolini, ti colleghi con lo smartphone al cassonetto, questo calcola il peso del rifiuto e poi ti arriva un coupon.
Insomma, un bell’incentivo per una cosa che, a prescindere, risulta essere molto costosa per una famiglia.
Inoltre l’app è molto carina perché non solo ti da in tempo reale la quantità di pannolini riciclati, e i rispettivi Kg di CO2 risparmiati, ma anche quanti alberi sarebbero stati necessari a compensare quell’emissione e, sopratutto, la quantità di prodotti che la tua famiglia ha aiutato a produrre.
Insomma, i pannolini della Pampers non saranno i più ecologici, ma con questo progetto mi hanno reso più speranzosa.
Se dovessero iniziarlo anche nella mia città, molto probabilmente inizierò ad acquistarli.
Voi lo vorreste nella vostra città? C’è qualcuno di Verona che lo ha provato? Fatemi sapere!
2 pensieri riguardo “Progetto Nuovavita della Pampers”